1° giorno- 28 gennaio mercoledì PICCOLE COSE, GRANDE BELLEZZA
Ore 7,40 Ritrovo a Bologna Stazione Centrale. Treno Freccia Rossa Bologna/Roma ore 8,07/10,11Ore 10,15 incontro con chi è arrivato a Roma autonomamente.
Mentre un minibus porta autonomamente i bagagli in albergo, trasferimento dei viaggiatori in minibus alla Cappella della Madonna dell'Archetto (il cui nome ufficiale è chiesa di Santa Maria Causa Nostrae Laetitiae) costruita nel XIX secolo per ospitare un'antica imagine della Madonna che si venerava sotto un angusto arco di passaggio presso palazzo Savorelli Muti Papazzurri, un tempo palazzo Balestra. La cappella è una rara gemma d'architettura neorinascimentale, ricca di marmi preziosi e di metalli, opera dell'architetto Virginio Vespignani; essa contiene pitture di Costantino Brumidi, lo stesso che poi affrescherà la cupola del Campidoglio di Washington; sull'altare è posta l'immagine della Madonna causa nostrae letitiae.
Poi quattro passi per giungere alla “incredibile” Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola. Perché incredibile? Perché contiene una delle illusioni ottiche degne di un grande prestigiatore. In questo caso il “prestigiatore” è Andrea Pozzo, maestro del trompe-l’oeil (letteralmente: inganna l’occhio). Spettacolare l’affresco sul soffitto “Gloria di Sant’Ignazio” che “sembra” alto il doppio di quanto in realtà sia. Ancora: la cupola “finta” che, proprio grazie ai giochi dei chiaroscuri e delle colonne fittizie, sembra una vera e propria cupola.
Ancora 300 mt a piedi e si giunge in albergo. Assegnazione delle camere e tempo a disposizione per il pranzo libero.
Il pomeriggio si inizia dal soffitto dell’Arco dei Banchi che si trova in una traversa si Via del Banco di S.Spirito da cui si ha una visuale perfetta di Castel Sant’Angelo. Lo splendido cielo stellato del soffitto sotto questo passaggio convive con una pietra sulla quale è visibile una iscrizione che ricorda la piena del Tevere del 1277, r con un quadro ad olio, raffigurante la Madonna.
Poi il Museo Napoleonico (a torto, museo non molto conosciuto e frequentato) occupa il piano terra del Palazzo Primoli. Nel 1927, Giuseppe Primoli, figlio del conte Pietro Primoli e della principessa Carlotta Bonaparte, donò alla città di Roma la sua raccolta di opere d'arte, cimeli napoleonici, memorie familiari, insieme agli ambienti al pianterreno del suo palazzo che ancora oggi la contengono. La collezione nacque non tanto dal desiderio di offrire una testimonianza della grandezza imperiale della famiglia Bonaparte, quanto dalla volontà di raccontarne la storia secondo un'ottica privata, e di documentarne gli intensi rapporti che la legarono a Roma.
Le raccolte del museo presentano tre momenti ben distinti: il periodo napoleonico vero e proprio, testimoniato da grandi tele e busti dei maggiori artisti dell'epoca, che ritraggono in pose auliche e convenzionali numerosi esponenti della famiglia imperiale; il cosiddetto periodo "romano", dalla caduta di Napoleone all'ascesa di Napoleone III; il periodo del secondo impero, con opere riferibili a quel periodo della storia francese dominato dalla figura di Napoleone III.
La storia di Napoleone si lega a doppio filo anche con il tema “Egitto”, con la Campagna d’Egitto che egli guidò fra il 1798 ed il 1901. Al di là degli obiettivi e dei risultati militari e politici della Campagna, di grande rilievo fu il lavoro della spedizione scientifica aggregata alla forza francese di invasione, composta da un grande gruppo costituito da oltre 160 studiosi e scienziati di varie materie. Il lavoro dei membri della Commissione produsse un'opera monumentale - una vera e propria enciclopedia - intitolata Description de l'Égypte. Per richiamarne l’importanza è sufficiente citare che si deve a questo gruppo il ritrovamento della Stele di Rosetta, poi decisiva per l’interpretazione della scrittura egizia. Probabilmente anche i risultati di questa missione hanno contribuito all’esplosione della Egittomania nella Europa occidentale colpita dal fascino della sgtoria e della cultura dell’Antico Egitto.
Termina così la prima intensa giornata romana. Rientro libero in albergo, cena in ristorante, pernottamento.
(Mattino spostamento in minibus, pomeriggio a piedi)